lunedì 27 maggio 2013

LE MEGALOPOLI

Prima di ritornare indietro per analizzare gli effetti degli sconvolgimenti di Parigi del 1800, vorrei analizzare fin dove ci ha condotto questo lungo, ma sempre più veloce, processo di crescita e cambiamento delle città che ho esposto nei post precedenti.
Per farlo ho deciso di consigliarvi un bellissimo documentario in cui sono presentate alcune delle principali megalopoli moderne.





MEGALOPOLIS


[cit moviemovie.it.com]

Megalopolis è una serie di sei documentari ideati e diretti da Francesco Conversano e Nene Grignaffini dedicati alle megalopoli del mondo, realizzati da Movie Movie per Rai 3. La serie vuole essere una rappresentazione possibile della realtà e dell’immaginario delle megalopoli del XXI° secolo. Una sorta di “escursione” nel territorio urbano, di volo sulle sue superfici e nelle sue densità, ma anche di penetrazione nella quotidianità e nella soggettività degli esseri umani. È un racconto che si sviluppa fra l’Occidente e l’Oriente, un viaggio attraverso seimegalopoli: Los Angeles, San Paolo, Il Cairo, Shenzhen, Karachi, Tokyo.

Uno studio sulla crescita della popolazione terrestre condotto dalle Università della Carolina del Nord e della Georgia, stabilisce che il 2007 rimarrà una data importante nella storia dell’umanità: per la prima volta la popolazione che vive nelle città ha superato quella insediata nelle campagne. Un secolo fa, solo il 14% della popolazione della terra viveva nelle città, ma si prevede che entro il 2010 negli agglomerati urbani vivrà il 51,3% della popolazione mondiale. Centinaia di milioni di abitanti risiederanno prevalentemente nelle megalopoli.

Megalopolis è quindi l’esplorazione di sei grandi megalopoli, strutture complesse, ma anche molto fragili, nelle quali ogni giorno si affrontano problemi legati alla vivibilità in relazione alla crescita, all’abitabilità (dai grandi slumche rappresentano ormai una caratteristica drammaticamente ricorrente delle megalopoli al fenomeno dellosquattering, l’occupazione abusiva degli alloggi), ai problemi legati al lavoro, all’inquinamento, alla criminalità, al controllo e alla sicurezza sociale, all’inclusione e all’esclusione, alla tolleranza, alle relazioni fra esseri umani sempre più soli e lontani, in un mondo in cui la ricchezza e la povertà sono sempre più radicalizzate e dove il divario fra le classi sociali è sempre più ampio. Le città inoltre, mai come oggi, devono saper affrontare e gestire gli effetti prodotti dalle diversità etniche e religiose.

Per rappresentare queste megalopoli del XXI° secolo, la loro crescita, le conseguenze concrete che provocano e che cambiano la geografia del mondo e le condizioni di vita di più della metà della popolazione globale, i sei documentari attingono anche alla science fiction, la letteratura di fantascienza che in anticipo sui tempi aveva già prefigurato le città come luogo dello scontro e delle tensioni sociali, le città di paura cheavevano alimentato le pagine di scrittori del secolo scorso come Clarke, Asimov, Ballard, Dick o le città non-luogo come quelle descritte da Marc Augè. E in Megalopolis una voce off riproduce questo immaginario letterario che corrisponde ad una realtà oggi molto spesso più inquietante dello scenario immaginato dagli scrittori.






LOS ANGELES




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SAN PAOLO




Mi scuso per l'assenza di un link funzionante a cui poter vedere questa puntata del documentario ma non ho trovato alcuna pagina web utile.
Ad ogni modo vi consiglio un link nel quale è presentata la soprascritta puntata.

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IL CAIRO




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SHENZHEN




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KARACHI




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TOKYO




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sabato 25 maggio 2013

LA PARIGI DI ZOLA

"GLI SVENTRAMENTI"


Ritornando al nostro romanzo, Zola, come già detto, descrive con molta attenzione la miseria in cui vivono le persone dei quartieri poveri. Parigi si sta rivestendo a nuovo e Zola da spazio agli sconvolgimenti edilizi ordinati da Napoleone III, anche se in modo molto critico perché da un lato si cerca di cancellare in fretta le tracce di miseria dei sobborghi con il risultato però di portare sempre più vite verso l’alcolismo (la macchina distillatrice di papà Colombe viene vista come mostro che disperde vite spremute fino all’osso).










Parigi cambia,
ma nulla nella mia malinconia
si è mutato: palazzi nuovi, massi,
vecchi quartieri, impalcature, tutto
si trasforma per me in allegoria,
e più che rocce gravano i ricordi
più cari. Così, innanzi a questo Louvre,
mi sopraffa un’immagine: io penso…



Il tema degli sconvolgimenti di Parigi era già stato affrontato già affrontato dal poeta Baudelaire neI fiori del malenel capitolo  "I Quadri Parigini".
(http://www.beneinst.it/e-book/e-book/Charles%20Baudelaire%20-%20I%20fiori%20del%20male.pdf)